1ST UNION FOR THE MEDITERRANEAN REGIONAL STAKEHOLDER CONFERENCE ON THE BLUE ECONOMY

Nei giorni 29 e 30 novembre 2017, si è svolto presso l’Hotel Excelsior di Napoli, il primo incontro degli Stakeholder del Mediterraneo.

La conferenza si è articolata in diversi seminari sul tema della Blue Economy.

L’ Ambasciatore Gabriele Checchia, Presidente del Club Atlantico di Napoli, ha aperto i lavori del Workshop 4, dedicato alle “energie” del mar Mediterraneo, gli schemi finanziari innovativi e i progressi tecnologici, sottolineando l’importanza di questo tema e la sua relazione con gli obiettivi della Nato e del Club Atlantico.

Successivamente, è stata data la parola a Damien Périssé, Direttore responsabile degli affari marittimi presso la Conference of Peripheral Maritime Regions, il quale ha evidenziato l’interesse dell’UE allo sviluppo della Blue Economy e, in particolare, ha mostrato come molte regioni europee stanno investendo nell’economia marina, e molte altre hanno intenzione di farlo.

Inseguito Alì Harzallah, membro dell’Istituto Nazionale tunisino delle scienze e delle tecnologie del mare, ha presentato non solo le principali fonti di energia rinnovabile del Mediterraneo – quella eolica e quella prodotta attraverso le onde e le maree, presenti soprattutto lungo le coste tunisine – ma anche il lavoro di ricerca di nuove aree adatte alla produzione di questo tipo di energia.

L’intervento è stato poi seguito da quello del Prof. Simone Bastianoni dell’Università di Siena, il quale ha esposto il Progetto Maestrale. Grazie a questo progetto, ha spiegato il professore, sono stati esaminati i migliori utilizzi della Blue Economy nei Mari del Nord, applicabili potenzialmente anche nel Mar Mediterraneo. Infine Bastianoni ha sottolineato l’importanza del pensiero della popolazione sul tema, al fine di non imporre un’idea non condivisa

Il Workshop è proseguito con l’esposizione dello studio del Dott. Drioli (non presente per impegni inerenti sempre a questo tema in Corea), e gli interventi del Dott. Malinconico e della Dott.ssa Macedonio sulla tecnica della desalinizzazione. I due studiosi hanno dimostrato come, grazie ad una membrana, è possibile rendere potabile l’acqua marina aiutando così circa 300 milioni di persone in tutto il mondo. Inoltre, hanno evidenziato come questa tecnica è molto più conveniente della distillazione e della tecnica termica, in quanto la membrana può essere utilizzata più volte ed è soprattutto possibile sfruttare attraverso varie tecniche specifiche la salamoia prodotta.

Successivamente Nikitas Nikitakos, Professore presso l’Università dell’Egeo, ha presentato il sistema di desalinizzazione autonomo che sfrutta l’energia eolica in Grecia, paese che ha molti problemi di erogazione dell’acqua potabile soprattutto nei periodi estivi. Il Professore ha mostrato, durante la sua presentazione, un esempio di “struttura galleggiante” la cui realizzazione darà luogo a nuovi posti di lavoro. Inoltre egli ha previsto che nei prossimi 20 anni saranno aperte strutture autonome in mare aperto che produrranno energia blu e acqua potabile.

A seguire, è stato presentato dal Dott. Gianmaria Sannino, Responsabile del laboratorio di Modellistica climatica e Impatti dell’ENEA, il progetto Pelagos che si occupa dello sfruttamento di altre energie marine quali correnti, differenze termiche e salinità, pienamente sfruttabili nel Mediterraneo ed in particolare nello stretto di Gibilterra e in quello di Messina. Lo studioso ha affermato, inoltre, che l’UE ha mostrato il suo interesse per lo sviluppo di queste tecniche e che il progetto Pelagos aiuta anche a colmare la differenza tra i Paesi del Nord Europa, più all’avanguardia, e quelli del Sud.

Il Workshop si è concluso con un dibattito tra i relatori e il pubblico in cui sono stati analizzati i problemi dei costi e le relative soluzioni dei vari progetti; sono emerse nuove idee da sviluppare come lo sfruttamento delle alghe e si è inoltre evinto l’interesse di altri Paesi a realizzare materialmente i progetti presentati

A cura di Fabiola Mascitelli e Federica De Luca, Comitato Giovani Club Atlantico di Napoli

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